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CRESCITA ECONOMICA
06/03/2024

La Cina conferma il target del (circa) 5%

Aprendo i lavori del Congresso nazionale del popolo, il premier Li Qiang ha evidenziato preoccupazione perché "le basi di una ripresa e di una crescita sostenute non sono abbastanza solide". Pesa la grave crisi del settore immobiliare (che pesa per oltre il 20% del Pil). Intanto, il deficit è calato al 3% e le spese militari cresceranno del 7,2% mentre resta il nodo Taiwan 

Il premier Li Qiang, nell'atmosfera ovattata e a tratti surreale del Congresso nazionale del popolo, ha presentato la stima di un Pil in crescita di "circa il 5%", la stessa del 2023 che si è tradotta alla fine nel 5,2% grazie alla spesa aggiuntiva anti-crisi. Ma il nuovo target, ai minimi degli ultimi 30 anni, è più ambizioso perché l'economia non gode di buona salute nel post-pandemia. "Le basi di una ripresa e di una crescita sostenute non sono abbastanza solide", ha ammesso Li, aprendo i lavori del ramo legislativo del Parlamento. Il premier ha citato la debole domanda, l'eccesso di capacità produttiva di alcuni settori, la sfiducia dei consumatori e una miriade "di rischi persistenti e di pericoli nascosti". Poi, pesano la crisi del settore immobiliare che genera oltre il 20% del Pil ed è strangolato dai debiti dei suoi colossi, mentre l'attività manifatturiera è in contrazione da cinque mesi. 
La Banca Mondiale, l'Fmi e le grandi banche d'affari hanno tagliato le proiezioni di crescita cinese al 4-4,5% in scenari di domanda interna più debole e crescenti tensioni geopolitiche. In più, il deficit di bilancio del 2024 è stato riportato al 3% dal 3,8% del 2023: tra i target più ambiziosi ci sono i prezzi al consumo al 3% quando il Paese è alle prese con la spirale deflattiva, i 12 milioni di nuovi posti urbani e i senza lavoro "intorno al 5,5%". C'è la necessità di "fare di più per l'occupazione giovanile con 11,7 milioni di neo laureati in arrivo a cui dare migliori servizi per aiutarli a trovare posti di lavoro o avviare imprese".
Il presidente Xi Jinping, al centro del palco principale con le immancabili due tazze da te', ha ascoltato imperturbabile i 50 minuti circa del 'rapporto di lavoro del governo' letto dal premier in cui il suo nome è stato citato quasi 20 volte per i meriti passati e futuri del Dragone in marcia verso un 'Paese socialista moderno'. "Non sarà facile, avremo bisogno degli sforzi di tutti", ha detto Li strappando un forte applauso. Contro la carenza di fondi nei grandi progetti saranno emessi titoli del Tesoro speciali "a lunghissima scadenza": 1.000 miliardi di yuan (141 miliardi di dollari) per attuare le principali strategie nazionali e lo sviluppo della sicurezza. I governi locali, schiacciati dalla crisi immobiliare, emetteranno bond speciali per 3.900 miliardi di yuan, 100 miliardi in più del 2023, e potranno beneficiare di oltre 10.200 miliardi di yuan di trasferimenti del governo centrale (+4,1%). Li ha parlato di miglioramento del peso cinese nei veicoli elettrici, nell'energia a idrogeno, nei farmaci innovativi e in altri comparti industriali: sono le "nuove forze produttive di qualità", che includono la bioproduzione, il volo spaziale commerciale e la tecnologia quantistica per arrivare all'autosufficienza contro la stretta Usa sulle tecnologie sensibili.
Il budget militare, intanto, crescerà del 7,2% come nel 2023: Pechino spenderà quasi 232 miliardi di dollari per la difesa, piazzandosi al secondo posto al mondo dopo i quasi 900 miliardi Usa. Nel progetto di bilancio, il ministero delle Finanze ha definito la voce tra i "settori chiave" con "impegni obbligatori", in linea "con la piena attuazione del pensiero di Xi Jinping sul rafforzamento delle forze armate". Su Taiwan, invece, c'è la piena determinazione a contrastare l'indipendenza e tutte le operazioni di disturbo correlate, tra "le attività dei separatisti e le forze di interferenza esterne". Il Dragone cercherà lo "sviluppo pacifico" dei legami con l'isola, senza impegnarsi per "l'unificazione pacifica" come invece menzionato negli anni precedenti. Quando Li ha collegato la questione di Taipei alla "gloriosa causa del ringiovanimento nazionale", un fragoroso applauso ha rotto il silenzio della Grande sala del popolo, nel giorno delle nuove tensioni Pechino-Manila nel mar Cinese meridionale. 
 

Autore: ANSA