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TESTIMONIAL
29/02/2024

L’addio di Oprah Winfrey fa crollare Weight Watchers

Il titolo arriva a perdere oltre il 20% in seguito alla decisione della star tv di uscire dal cda e non ricandidarsi. Weight Watchers sta subendo la concorrenza dei farmaci antiobesità e ha chiuso il 2023 con una perdita di 88 milioni di dollari, più del doppio rispetto alla perdita prevista (35,8 milioni). In un’intervista a People la stessa Winfrey ha ammesso di fare uso dei farmaci

Dopo otto anni, Oprah Winfrey lascia il consiglio di amministrazione di Weight Watchers (chiamata WW International dal 2018) e il titolo crolla a Wall Street, arrivando a perdere oltre il 20%. L'uscita della regina dei salotti tv è un duro colpo per la società già alle prese con l'agguerrita concorrenza dei farmaci antiobesità che, assicurando lo smaltimento dei chili di troppo tramite semplice iniezioni, rendono il dimagrimento molto più facile di una dieta e di un regime alimentare ferreo.
Winfrey non si ricandiderà alla rielezione in cda all'assemblea degli azionisti di maggio ma - ha affermato la star del piccolo schermo - continuerà a lavorare con Weight Watchers per portare avanti la battaglia sul riconoscimento dell'obesità come condizione cronica. L'annuncio dell'addio segue i deludenti risultati della società, che nel 2023 ha perso oltre 88 milioni di dollari, più del doppio dei 35,8 milioni dell'anno precedente.
In dicembre Oprah Winfrey ha ammesso, in un'intervista a People, di usare i medicinali per perdere peso prescritti dal suo medico come "strumento di mantenimento", senza rivelare il nome del farmaco. Un'ammissione con la quale è divenuta testimonial dei prodigiosi medicinali antidiabete come l'Ozempic, che si sono rivelati un'arma potente per combattere l'obesità. Inizialmente riluttante a ricorrere all'iniezione settimanale, la regina dei salotti si è però arresa e ora è a un passo dal suo obiettivo di 72 chilogrammi.
L'Ozempic e i medicinali 'fratelli' come Wegovy e Mounjaro stanno andando a ruba negli Stati Uniti, dove si registrano carenze nella produzione a danno soprattutto dei pazienti che devono farne uso per contenere il diabete. La corsa all'acquisto avviene nonostante il prezzo elevato dei medicinali, fino a 1.000 dollari per iniezione, e la mancata copertura del costo da parte delle assicurazioni sanitarie americane. Il boom della domanda ha creato anche un mercato nero online per l'acquisto, costringendo le autorità a esortare il pubblico a tenersi alla larga dai prodotti venduti senza autorizzazione perché la loro composizione potrebbe essere compromessa. I costi proibitivi fanno sì comunque che i farmaci antiobesità siano limitati ai più ricchi, tagliando fuori la popolazione meno abbiente dove l'obesità dilaga e continua essere una piaga alla base di altre gravi malattie. 
 

Autore: ANSA